Ecobonus 110% sugli infissi, facciamo chiarezza

Devi sostituire gli infissi, hai sentito parlare della detrazione fiscale e vuoi saperne di più? Oppure, dopo l’ultimo decreto, vuoi sapere se puoi usufruire del cosiddetto ecobonus 110%? Con questo articolo cercheremo di spiegarti in modo semplice ma efficace qual è la procedura corretta e completa per poter ottenere la detrazione fiscale infissi 2020 e l’ecobonus 110% infissi, in quali casi e per quanti anni potrai usufruirne, quali sono gli adempimenti necessari e infine come effettuare i pagamenti. Ecobonus 110 per cento infissi: cos’è e come funziona? Con l’entrata in vigore del Decreto Rilancio, in tantissimi ci avete chiesto come funziona il bonus 110 per cento, chi può averne diritto e, soprattutto, se è possibile usufruirne semplicemente sostituendo gli infissi. L’ecobonus 110% è la possibilità di effettuare lavori per migliorare l’efficienza energetica del proprio immobile recuperando in cinque anni, come credito d’imposta, il 110% della spesa sostenuta fino a un massimo di 90.000€, se sostituisci la caldaia con una in classe A e applichi il cappotto termico alle pareti. Se effettui soltanto uno di questi due interventi, il tetto massimo è di: 30.000€ per la sostituzione della caldaia; 60.000€ per il cappotto termico. Chi ha diritto al super ecobonus 110%? Le opere devono riguardare condomini o case indipendenti – non in costruzione – che costituiscano la prima abitazione, e ne potranno usufruirne solo le persone fisiche – non le attività commerciali – ad eccezione degli interventi compiuti dagli Iacp (Istituti Autonomi Case Popolari) o da cooperative sociali. Cosa significa tutto ciò? Vuol dire che: Se possiedi un appartamento in un condominio e vuoi ristrutturare solo il tuo appartamento, non hai diritto al bonus; per aver diritto al bonus deve essere ristrutturato l’intero condominio; Se possiedi una villetta unifamiliare in cui abiti, hai diritto al bonus; Se possiedi una villetta unifamiliare che utilizzi come seconda casa o che dai in affitto, non hai diritto al bonus; Se la tua seconda casa è in condominio e viene ristrutturato l’intero condominio, hai diritto al bonus; Se possiedi un locale intestato ad un’attività commerciale, studio, negozio o laboratorio, non hai diritto al bonus. Quali lavori devo effettuare per avere diritto all’ecobonus? Per avere diritto al super bonus 110% è necessario che i lavori apportino un miglioramento di almeno 2 classi energetiche o che tale miglioramento rappresenti il massimo tecnicamente raggiungibile, tramite: coibentazione di almeno il 25% delle pareti dell’edificio (cappotto termico), con un tetto massimo di 60.000€ per ogni unità abitativa; installazione di impianti di riscaldamento utilizzando caldaie a condensazione o pompe di calore, con un tetto massimo di 30.000€ per ogni unità abitativa. Se effettui uno di questi due interventi, puoi abbinare anche la sostituzione degli infissi e delle schermature solari come tende da sole, tende tecniche e persiane (fino a un massimo di 60.000€) o impianti fotovoltaici (fino a un massimo di 48.000€). Chi deve certificare gli interventi che rientrano nel superbonus? Per avere diritto al bonus, la prima operazione da fare è rivolgersi ad un termo-tecnico che certifichi che i lavori effettuati rispettano le normative. Il tecnico dovrà anche certificare, con responsabilità penale, che i costi sostenuti sono in linea con eventuali verifiche di congruità da parte di Agenzia delle Entrate. Quando posso usufruirne? Dal 1 luglio 2020 (data di entrata in vigore del Decreto Rilancio) al 31 dicembre 2021. Nonostante i tempi sembrino parecchio larghi, è bene affrettarsi perchè i lavori di coibentazione (e ancor di più quelli di consolidamento antisismico) hanno generalmente tempi lunghi e in alcune regioni d’Italia non si possono realizzare in inverno per motivi climatici. Inoltre, non è da sottovalutare il problema delle assemblee condominiali, al momento impossibili da effettuare per il problema del distanziamento sociale, che quindi slitteranno alle prossime settimane, se non mesi. Come effettuare il pagamento per poter usufruire del bonus 110%? È necessario pagare le fatture con un bonifico bancario parlante. Devi prestare particolare attenzione a questa operazione, perché si tratta di qualcosa di ben diverso e specifico rispetto al bonifico ordinario: in caso di errori o disattenzioni, potresti infatti non vederti riconosciute le agevolazioni fiscali. Il bonifico cosiddetto “parlante” si differenzia da quello comune perché in esso devono essere specificate tutte le informazioni necessarie per non creare confusione con altri pagamenti e non avere problemi nel momento in cui presenterai la documentazione all’Agenzia delle Entrate richiedendo lo sconto fiscale sulla dichiarazione dei redditi. Tutte le banche e gli uffici postali sono dotati di apposita modulistica, dove vengono ben illustrati i campi da compilare. Posso cedere il mio credito? Si, è prevista la possibilità di cedere il tuo credito all’impresa che effettua i lavori, alle banche o agli istituti finanziari. Tuttavia, in questo momento, non ci sono ancora disposizioni chiare in merito. Bonus 110 infissi: domande frequenti Devo sostituire solo gli infissi del mio appartamento, posso usufruire del bonus 110%? No, per averne diritto, l’intero condominio deve effettuare una serie di lavori che aumentino di almeno di 2 classi energetiche tutti gli appartamenti (cappotto termico o sostituzione di caldaia). Se vuoi sostituire soltanto gli infissi, rimane valido l’ecobonus 50% detraibile in dieci anni. Abito in un condominio e sto ristrutturando solo il mio appartamento. Se cambio la caldaia, installo il cappotto termico all’interno e sostituisco i serramenti, ho diritto al bonus 110%? No, se abiti in condominio ed effettui interventi solo sul tuo appartamento non ne hai diritto. Per poterne usufruire, l’intero condominio deve effettuare dei lavori che aumentino di almeno di 2 classi energetiche tutti gli appartamenti (cappotto termico o sostituzione di caldaia). Sto costruendo una nuova villetta indipendente, posso usufruire del bonus? No, puoi usufruirne solo se abiti in una villetta già esistente e aumenti almeno di due classi il valore energetico (o il massimo tecnicamente possibile). Se la tua casa è in classe B, ad esempio, basterebbe portarla in classe A. Sono proprietario di una villetta indipendente che ho dato in affitto, posso usufruire del bonus? No, se possiedi una villetta unifamiliare che utilizzi come seconda casa o che dai in affitto, non hai diritto al bonus. Sono proprietario

Muffa e condensa dovute agli infissi? Cause e rimedi

Prima della sostituzione di porte e finestre la mia casa non presentava problemi di condensa o di muffa.Dopo la sostituzione mi ritrovo con questo grosso problema, che compromette sia l’estetica che il confort. Cosa è successo? Non è stato fatto un buon lavoro?Paradossalmente, tanto migliore è il nuovo infisso installato, tanto più frequente sarà la formazione di muffa e condensa. Che cos’è la condensaNell’aria della nostra abitazione è naturalmente contenuta una certa quantità di acqua sotto forma gassosa.Quest’acqua nell’aria aumenta con l’aumentare della temperatura e, dove vi sono ponti termici, ossia punti in cui la temperatura superficiale è più bassa rispetto alle zone circostanti, si genera il fenomeno della condensa del vapore acqueo contenuto in sospensione nell’aria. Come si genera la condensaForse non ci hai mai riflettuto, ma l’umidità in una casa viene prodotta da tutte le normalissime e quotidiane attività domestiche. Perché prima non avevo né condensa né muffa?Con i tuoi vecchi infissi l’areazione all’interno dell’abitazione era incontrollata. Infatti, attraverso infiltrazioni e spifferi tra l’opera muraria, le ante e il cassonetto, l’aria entrava e usciva senza alcun impedimento e, così, non aumentavano i valori di umidità relativa ma diminuiva la temperatura interna e tu gettavi i tuoi soldi dalla finestra.Inoltre, le vecchie finestre non avevano dei vetri ad isolamento termico rinforzato e i vecchi vetri fungevano da elemento “sbrinatore”, si appannavano, eliminando l’acqua dall’aria e salvando i muri dalla muffa, perché erano l’elemento più freddo della casa.Non a caso i vecchi termosifoni venivano installati sotto le finestre. Ma ora che hai sostituito le vecchie finestre con le nuove, ad isolamento termico rinforzato, e isolato il cassonetto, le parti più fredde si sono trasferite o sulle pareti in prossimità delle travi di cemento (in quanto ottimo conduttore rispetto ai laterizi) o sotto le soglie o negli angoli delle pareti o dietro i mobili, dove c’è meno areazione.Se il lavoro è già stato fatto, l’unica soluzione è quella di avere sotto controllo temperatura e umidità oltre che arieggiare più volte al giorno, senza raffreddare il locale. Muffa intorno agli infissi?Nel caso in cui si nota la presenza muffa intorno agli infissi, significa che l’installazione dell’infisso non è stata fatta a regola d’arte e quindi la condensa tende a depositarsi sui muri circostanti il serramento.I fattori che possono generalmente provocare una situazione del genere possono essere: Come risolvo il problema della condensa?Hai capito, ora, che in presenza di condensa, non serve aumentare la temperatura, perché non si farà altro che aumentare ancora più il livello dell’acqua nell’aria, ma, al contrario bisogna arieggiare.Così evapora l’acqua di condensa e, asciugandosi l’umidità assorbita dalle pareti, si evita lo sviluppo della muffa.I consigli che ti diamo sono questi: Ma, soprattutto, la soluzione è presto trovata ed è nelle tue mani:rivolgiti ad un professionista del risanamento energetico per i tuoi serramenti che sappia progettare ed eseguire la corretta posa delle finestre isolanti senza creare ulteriori ponti termici che genereranno muffe e condensa.